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73017 Sannicola (Lecce)
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A pochi metri dalla piazza di Sannicola, proponiamo in vendita abitazione posta al piano primo.
La soluzione vanta una metratura interna pari a 115 mq, ed cos disposta: ampio soggiorno, cucina con grazioso e accogliente camino, due camere da letto e doppio servizio.
A disposizione della zona giorno insiste inoltre, un piccolo e comodo scoperto il quale, conduce allarea solare.
Un balcone fronte strada invece, circonda labitazione, rendendola particolarmente luminosa, ma offrendo anche un gradevole spazio esterno.
Labitazione offre diverse opzioni, ideale come prima casa, ma si presta anche ad un acquisto in ottica dinvestimento, potendo fare affidamento allottima posizione e alla notevole metratura.
Ne consigliamo la visione!!! Curiosit Sannicola ancora oggi un paese con una economia principalmente di tipo agricolo, tuttavia grazie alla crescita del turismo salentino da qualche anno il paese pi conosciuto per la presenza di nuovi ristoranti e locali di divertimento.
Fino ai primissimi anni del 1900 Sannicola era frazione di Gallipoli, quindi fino a tale data Sannicola vide la sua storia inevitabilmente legata a quella gallipolina.
Le due localit purtroppo hanno in comune la storia e la scarsit di documentazione relativa al periodo precedente al 1484, anno in cui la cittadina ionica venne invasa e distrutta dai veneziani.
Nell'epoca bizantina dei monaci basiliani tutta la zona di Sannicola fu denominata Rodogallo, in greco significava luogo delle rose belle, dopo vi fu la distinzione in Rodogallo magno e Rodogallo parvo.
Questi toponimi di origine greca insieme a quelli di Renocallo o Rinocallo si riferivano a dei villaggi medievali che sono stati completamente distrutti.
In merito alla presenza dei monaci basiliani, occorre citare nelle vicinanze di Sannicola e Gallipoli le abbazie di San Mauro, San Salvatore, San Tirso, Santo Stefano de Fonte e Santa Maria de Ligiro, oltre a varie piccole chiese.
Nella zona tuttora esistono contrade che conservano il nome di origine greca: Prndico, Camastra e Mefore.
Di origni basiliane sicuramente anche la chiesa di San Nicola, che per fu distrutta nel corso della prima met del 1500. Quando i monaci basiliani cominciarono a decadere, lo stesso destino tocc a Gallipoli e all'agro di Sannicola.
All'inizio del Trecento le popolazioni circostanti raziarono sistematicamente la cittadina ionica.
Verso la fine del 1400 la situazione peggior a causa di turchi, veneziani e specialmente francesi.
Questi ultimi trovarono validi alleati sul territorio stesso nelle figure dei feudatari di villaggi e casali vicini: quali Galatone, Galatina, Parabita, Matino, ecc. Passato questo terribile periodo storico Gallipoli in qualche modo rinacque, agli inizi del 1600 umili contadini costruirono molte case sparse, autorizzati dai grandi proprietari terrieri in cambio dei loro servizi: custodia e sfruttamento del terreno.
Nel 1640 fu Domenico Musur che fece edificare nel sito di San Nicola, sui ruderi dell'omonima chiesa e in zona non abitata, un piccolo tempio dedicato al Santo di Mira. La localit di Sannicola la si fa risalire ufficialmente alla data del 1715, quando il proprietario terriero Gabriele Carlo Antonio Coppola mise a disposizione gratuitamente a sei contadini alcune terre; con il dichiarato scopo di farvi sorgere delle abitazioni.
Altri proprietari fecero ugualmente nelle vicinanze, sicch la campagna di Rodogallo, bench misuratamente, cominci a popolarsi.
Questa area era particolarmente salubre e dal clima mite. Per questo le famiglie pi ricche di Gallipoli fecero erigere dei casini, ovvero delle ville sfarzose con giardini e cappella privati, proprio nella zona della chiesetta di San Nicola; cos ebbero origine le prime forme di villeggiatura.
Durante il 1700 Sannicola divent la contrada pi popolosa nelle vicinanze di Gallipoli, per questo nel 1715 e nel 1797 la cappella di San Nicola venne ampliata; e nel 1790 fu fatta edificare una parrocchia.
Villa San Nicola, cos detta per quasi tutto il XIX secolo, e Villa Picciotti nel 1830 reclamarono la indipendenza del proprio comune da Gallipoli di fronte al Re Ferdinando.
Mentre per i picciottari ottennero quello che volevano quasi subito e nel 1854 fondarono il Comune di Alezio; i sannicolesi dovettero rassegnarsi con un semplice decentramento amministrativo.
Nel 1899, e nel 1905 i sannicolesi ci riprovarono e in questa ultima occasione ottennero il successo tanto atteso.
Con regio decreto del 1908 i sannicolesi, non pi San Nicolesi a causa di un errore, ottennero la separazione amministrativa da Gallipoli.
Il regio decreto che invece defin la circoscrizione territoriale di Sannicola rappresent una vittoria per Gallipoli che riusc a fare in modo che il tratto di costa delle marine di Rivabella, Padula Bianca e Lido Conchiglie rimanesse gallipolino.
Oggi ancor di pi si comprende quanto quest'ultimo dato fu deleterio per Sannicola. Contatta l'inserzionista
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